AR e VR per l’industria: come migliorano i processi produttivi
AR e VR per l’industria sono le nuove frontiere per ottimizzare i processi produttivi nel mondo manifatturiero e non solo. Realtà aumentata (Augmented Reality) e realtà virtuale (Virtual Reality) concorrono infatti a definire quel modello di digital twin in base al quale ogni entità fisica può essere replicata in modo digitale con un “gemello”, appunto, che la rappresenta. Le potenzialità di questo modello si prestano a svariati ambiti di applicazione, ma nel comparto industriale hanno dimostrato finora uno dei contesti maggiormente promettenti.
A questo si aggiunge la spinta impressa dalla crisi pandemica che, a causa della riduzione di presenze nei luoghi di lavoro, fabbriche comprese, ha enfatizzato il valore delle attività a distanza e dell’assistenza da remoto. Una modalità che l’utilizzo di AR e VR nell’industria rendono praticabile e che, anzi, rappresenterà molto probabilmente la forma consueta anche nel “new normal”. Per comprenderlo, uno degli esempi più evidenti è quello offerto dalla manutenzione negli impianti industriali.
Come AR e VR supportano la predictive maintenance
Generalmente qualsiasi intervento sui macchinari degli stabilimenti, soprattutto quello di tipo straordinario e non programmato, presuppone l’utilizzo di un manuale che l’operatore deve consultare per far fronte a un’anomalia del sistema. L’impatto di questo metodo sui tempi dei fermi macchina, e quindi sui processi produttivi, è molto oneroso. È stato calcolato che i tempi di inattività imprevisti possono arrivare a costare nel manifatturiero fino a 50 miliardi di dollari all’anno e che la causa principale dell’inattività nel 42% dei casi dipende da un guasto non pianificato.
AR e VR, invece, consentono di minimizzare questi tempi di arresto, dotando gli addetti sul campo di strumenti a supporto della predictive maintenance. In particolare, la realtà aumentata permette di monitorare su tablet o mediante Hololens ogni impianto con tutti gli indicatori di funzionamento sovraimpressi, compresi quelli da cui potrebbero essere generati degli allarmi nel momento in cui un valore (temperatura, pressione, usura ecc.) diventasse fuori norma.
AV e VR nell’industry, dalla formazione alla progettazione
L’Augmented Reality fa in modo, ad esempio, di ancorare sul pavimento del proprio ufficio o in un luogo distante da dove si trova il macchinario, una sua riproduzione virtuale attorno alla quale ci si può muovere, ricevendo contestualmente tutti i parametri che si riferiscono al suo funzionamento.
La Virtual Reality, invece, riproduce esattamente l’intero ambiente in cui si colloca il dispositivo ed è molto indicata come strumento formativo, poiché illustra in maniera fedele, seppure digitale, tutte le operazioni e gli interventi che bisogna mettere in atto nel contesto fisico nel quale si lavora già o si andrà a lavorare.
Inoltre, la VR oggi si sta diffondendo nelle fasi di progettazione, in quanto crea virtualmente tutte le condizioni di un prodotto o di un processo prima che avvenga l’installazione o la messa in opera nella realtà. In questo modo, si possono anticipare possibili errori o malfunzionamenti che altrimenti inciderebbero sui processi produttivi una volta avviati.
L’utilizzo di AV e VR nel sistema ReFab 4.0 di Relatech
ReFab 4.0 è la soluzione di Relatech progettata per l’acquisizione, il monitoraggio e l’analisi di grandi quantità di dati attraverso algoritmi di machine learning per la previsione di possibili malfunzionamenti all’interno di processi industriali. ReFab 4.0 adotta anche tecnologie AR e VR allo scopo di abilitare la predictive maintenance e di essere utilizzata per la formazione efficace della forza lavoro.
In particolare attraverso la funzione di AR Digital Twin Monitoring, REFab 4.0 aiuta gli addetti a monitorare costantemente i dispositivi riportando per ciascuno una immagine in 3D corredata da una serie di valori che ne registrano l’andamento in tempo reale.
Un’ulteriore funzione, l’AR SOP Assistant, assiste l’operatore nell’eseguire qualsiasi procedura su un macchinario, dando suggerimenti animati sui componenti che accusano un’eventuale anomalia e sulle operazioni da compiere, compresa l’attrezzatura che occorre per sostituirli qualora il sistema lo ritenga necessario. Informazioni che, se tempestivamente comunicate, evitano quei periodi di downtime che hanno ricadute negative sulla produttività e l’efficienza.
Infine, l’ARsistant di ReFab 4.0 consente di utilizzare tecnologie AR o VR per mettere in comunicazione, condividendo il medesimo impianto, l’addetto sul campo con una figura tecnica di maggiore esperienza che può guidarlo a distanza nello svolgimento di attività particolarmente complesse.
In conclusione, l’utilizzo delle tecnologie AR e VR nel mondo dell’industria consente di ottenere considerevoli benefici in termini di formazione più efficace degli operatori sulle attività di manutenzione più frequenti da svolgere, supporto guidato durante le operazioni e aiuto online per lo svolgimento delle attività più complesse, riduzione degli errori manuali durante le operazioni e del tempo complessivo di fermo impianto.